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Le abitudini alimentari nascono in famiglia, in fasi molto precoci come l’allattamento e lo svezzamento.

L’alimentazione assume, fin dai primissimi giorni di vita, un’importanza notevole per quanto riguarda lo sviluppo sia fisico che sociale della persona.

Oggi quando si parla di alimentazione si trovano realtà familiari molto differenti, dal bambino che mangia poche cose e prende peso a quello goloso che mangia di tutto senza scansare le verdura e la frutta, ma ha qualche chiletto in più.

Le indicazioni generali aiutano, ma non sempre sono sufficienti per arginare o risolvere la situazione prima che diventi un problema.

C’è poi la cultura popolare che tutela i chiletti in più, affermando che “con il diventare grande” il peso si ridurrà da solo. Ciò si spera, ma la letteratura scientifica ha dimostrato che chi ha un sovrappeso/obesità in età scolare e durante l’adolescenza sarà un adulto che farà più fatica a controllare i kg e la circonferenza addominale.

L’educazione alimentare, senza necessariamente l’utilizzo di una dieta, si è dimostrata la miglior strategia per aiutare i “nostri giovani” e le loro famiglie.

Sono attive numerose attività di prevenzione e supporto a tali problematiche sia per le famiglie che per le scuole, ed in particolare:

  • Team multidisciplinare (dietiste, psicoterapeuta, esperta in Scienze Motorie) per bimbi con problematiche di sovrappeso/obesità
  • Incontri di divulgazione sullo svezzamento
  • Eventi formativi a scuola e con i genitori nel contesto del progetto di Alimenta la Mente
  • Sportelli gratuiti nutrizionali per genitori, nonni o tutte le persone vicine ai bimbi. Lo scopo è dispensare piccoli consigli e valutare insieme, qualora ce ne fosse la necessità, la tipologia di percorso da intraprendere
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